VIAGGIO A MAIORCA CON BAMBINI
L’isola di Maiorca (Mallorca in spagnolo e catalano) è un paradiso piuttosto grande da visitare – più ampia della Valle d’Aosta – e ricco di spunti per un viaggio con bambini. Il primo consiglio è di noleggiare un auto per poterla girare in libertà.
Racconterò qui una sorta di itinerario, tra spiagge caraibiche, paesaggi aridi e lussureggianti al tempo stesso, cattedrali gotiche e paesini di origine araba. Incrocerete anche mulini a vento, saline coi fenicotteri e torri per l’avvistamento di navi pirata: ce n’è di cose per far entusiasmare i bimbi! Noi abbiamo coperto queste tappe in 5 giorni.
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DORMIRE A MAIORCA COI BAMBINI
Partiamo dal primo nodo organizzativo, quello della zona dove alloggiare e della struttura da selezionare. L’isola ha fama di essere caotica, con alcune zone addirittura infernali (essenzialmente Magaluf), quindi bisogna scegliere bene.
Per godervi il viaggio a Maiorca coi bambini, consiglio di posizionarvi al Nord, dove si gode di una certa tranquillità, senza rinunciare ai servizi. Inoltre le spiagge sono incantevoli, le escursioni da fare in zona sono tante e comunque in un’ora si raggiunge praticamente qualunque altro punto dell’isola.
Noi abbiamo alloggiato al Valentin Playa de Muro, che ha dei confortevoli bungalow immersi nel verde. Con 5 minuti di passeggiata, su una passerella circondata dalla natura del Parco nazionale di S’Albufera, si raggiunge una delle spiagge più belle di Maiorca. Questo albergo di 3 stelle offre per di più un ricco buffet di colazione, diverse piscine e animazione per bambini: idilliaco!
Per l’ultima notte abbiamo scelto invece di pernottare nella città di Palma, in un albergo in zona centrale dall’incantevole terrazza, il delizioso Almudaina Hotel.
COSA VEDERE A MAIORCA
Ci sono alcune visite imprescindibili durante un viaggio a Maiorca, sia esso con o senza bambini. Eccovene dunque un assaggio. Sono tappe che riuscirete a visitare, godendovi anche delle mezze giornate di mare, in un itinerario di circa 5 giorni.
CAP DE FORMENTOR
Un incantevole paesaggio di scogliere a picco, pini che si aprono un varco tra le rocce, vedute di baie azzurrissime e caprette che pascolano in solitaria: tutto questo vi accompagnerà fino al faro di Cap de Formentor.
Le modalità per raggiungerlo sono tre:
- prendere l’autobus 333 o 334 della linea TIB da Port de Pollenca o da Alcudia (un’occasione per visitare questo pittoresco paesino);
- arrivare in auto fino a Platja (o Playa, in spagnolo castigliano) de Formentor, lasciarla nel parcheggio dell’hotel e inviare foto del ticket a questo indirizzo (formentor@dgt.es), quindi proseguire da qui con l’autobus fino al faro;
- per i più mattinieri, godersi la vista dell’alba e lasciare la zone interdetta alle macchine entro le 10:00 del mattino (il divieto di circolazione si estende fino alle ore 22:00, pena multe salatissime).
La spiaggia davanti a cui ferma il bus merita una piacevole sosta, con bagno in un’acqua fresca e incredibilmente azzurra. E’ ben attrezzata con ombrelloni e sdraio, che è sufficiente occupare all’arrivo: verrà un addetto a ritirare il relativo pagamento, pari a 28 euro (come nel resto dell’isola, gratuito dopo le 17:00). La pineta arriva comunque a ridosso della sabbia e crea gradevoli zone d’ombra. Ci sono inoltre diversi tipi di bar e ristorantini che si susseguono sul lungomare.
ALCUDIA
Si tratta di un piacevolissimo paese fortificato di origine medievale, dalle stradine labirintiche e dai bei ristorantini di cibo tipico. Subito fuori le mura, si trovano i resti dell’antico villaggio romano di Pollentia.
TRAMUNTANA E VALLE DI SOLLER
La zona consta di diversi paesi, uno più bello dell’altro. Hanno in comune la vista sulla Sierra de Tramuntana, un altopiano fatto di roccia, pini, aranci, ulivi, vite e mandorli. Inoltre sono costruiti in pietra calcarea locale color ocra, spesso terrazzati e sempre pieni di fiori, soprattutto buganvillea e oleandri.
- Soller è una cittadina eclettica, con origini arabe, belle case spagnole del XVI-XVII secolo e palazzi francesi art nouveau. Pregevole è la Cattedrale originariamente romanico-barocca, con rifacimento barocco e facciata rielaborata da un discepolo del famoso architetto spagnolo Antoni Gaudì. Un trenino storico collega la città alla graziosa e mondana Port de Soller. La stazione ospita inoltre una piccola collezione di Picasso e Mirò.
- Fornalutx è un pittoresco paesino, tutto gradini, terrazze e fiorellini con deliziosi edifici nel tipico stile montano maiorchino.
- Banyalbufar è una vera perla autentica, dove il tempo sembra essersi fermato. E’ stata costruita dagli arabi con la tecnica dei terrazzamenti che digradano fino al mare, con un elaborato sistema di canali e cisterne che permettono lo sfruttamento agricolo del costone della montagna.
Nella valle si visitano anche i due pueblos caratteristici di Valdemossa e Biniaraix. Piccola nota utile: a causa di gradini e pendenze, questi paesini sono scomodi da visitare col passeggino (con esclusione di Soller e il suo porto).
ES TRENC
Parliamo di una spiaggia paradisiaca, immersa in un parco naturale. I colori sono quelli dei caraibi, l’acqua è super-trasparente, la sabbia è finissima e il paesaggio che la circonda è pazzesco: bianche montagne di sale e laghi di acqua rosa (delle saline), popolati da uccelli di ogni tipo, inclusi i fenicotteri.
Qui bisogna arrivare attrezzati o attrezzarsi subito all’ingresso, per non trovarsi impossibilitati a godere di una magnifica giornata di mare. Per preservare tanta bellezza naturale, infatti, la spiaggia è sprovvista di qualsivoglia attrezzatura: niente sdraio, né ombrelloni, né bar, né doccia e neanche cestini per i rifiuti.
Non disperate, tuttavia: all’ingresso, dopo aver pagato i 7 euro di parcheggio, troverete un chiosco che vende da bere e da mangiare, e anche ombrelloni. (Passerà comunque lungo il bagnasciuga un ambulante con ottima frutta fresca …a caro prezzo!) Dopo esservi riforniti di ciò che vi manca, non esitate a percorrere la spiaggia nella sua lunghezza per trovare l’angolino più affascinante e confortevole. (Tenete comunque presente che l’ultima spiaggia è frequentata da naturisti.)
PALMA DE MAIORCA
Alla città principale dell’isola ho dedicato un articolo apposito. Intanto sappiate che Palma è una chicca che merita sicuramente di essere visitata.
Vi troverete una Cattedrale che ha attraversato i secoli, un castello dalla posizione scenografica, intriganti palazzi modernisti, giardini arabi e molto altro. La città gode anche di un piacevole e ampio litorale, con belle spiagge attrezzate.
CONSIGLI PER MANGIARE A MAIORCA COI BAMBINI
COSA MANGIARE
Molti piatti sono quelli tipici della cucina spagnola, altri caratteristici proprio della tradizione maiorchina. Troverete quindi la paella (anche nella variante locale brodosa: arroz brut), il prosciutto iberico e le tapas (gustosi piattini, qui soprattutto di mare).
A Maiorca si elaborano inoltre:
- Ensaimadas, delle brioche arrotolate che si sciolgono in bocca, e cocas de patata, gustosi paninetti dolci;
- Cocas de trampò, pizzette con peperoni, e cocarroi, fagottini ripieni un po’ speziati, che si comprano pure nei panifici;
- Gatò de almendras, soffice torta di mandorle locali;
- Pa amb’oli, delle specie di bruschette condite con formaggi, alici o salumi, tra cui la famosa sobresada (un salame spalmabile);
- Lechona, un piatto a base di maialino da latte arrostito;
- Variat, una pietanza con un misto di verdure, polpette e crocchette.
Vi si trova inoltre spesso agnello e pesce fresco: vi consiglio di chiederli conditi solo con olio, perché i bimbi in genere non apprezzano il burro all’aglio, che qui viene usato in abbondanza.
Infine, una menzione speciale meritano le gustose arance di Soller.
DOVE MANGIARE
Vi lascio qualche indirizzo testato da noi durante il viaggio a Maiorca con la bambina, su cui potete fare affidamento.
- Terrae a Port de Pollenca: cucina sana, sostenibile e creativo-gourmet, con menù nuovo ogni giorno.
- Es Turo a Fortnalux: una deliziosa terrazza con vista e cucina genuina.
- Can Gavella a Playa de Muro: mangiare tapas direttamente sulla spiaggia (chiude alle ore 19:00)
- Platja Mar a Playa de Formentor: un ristorante elegante vista spiaggia che offre piatti gustosi.
- Basico ad Alcudia: una griglieria che include prodotti del territorio.
- Horno Santo Cristo: storico panificio con sedi a Palma e Soller.
- Miramar Bar Restaurant a Port de Soller: per una bevanda rinfrescante, affacciati al delizioso porticciolo.
- Es Forn des Casino a Banyalbufar: degustare tapas in un paesino da sogno.
- Marina Bay a Palma di Mallorca: un locale raffinato, direttamente sul molo, con un’ottima selezione culinaria.
ALTRI CONSIGLI SU MAIORCA COI BAMBINI
Vi segnalo da ultimo la presenza di altre attività adatte ai bambini in viaggio sull’isola di Maiorca.
Il territorio presenta diverse grotte visitabili, ognuna con un proprio fascino. Le più interessanti sono: quelle di Artà, un paesaggio animato da colonne e stalattiti/stalagmiti dalle forme fantastiche; quelle del Drago (Drach), caratterizzate da un meraviglioso lago e giochi di luce e musica; quelle di Hams, abitate da crostacei preistorici. Verificate orari e costi di ingresso.
Diversi operatori locali organizzano inoltre avventurose escursioni in quad, particolarmente apprezzate dai bambini, come il Quadtour San Telmo.
Molto simpatici da vedere sono anche i mercatini locali: ogni paesino ha il suo giorno della settimana ed è una piccola festa.
Infine, numerosi sono i parchi avventura e acquatici sparpagliati sull’isola; a Palma c’è perfino uno degli Acquari più grandi del mondo, per passare una giornata diversa a deliziare i bimbi.
Se cercate altre idee per un viaggio in Europa, leggete l’articolo su Parigi; se avete voglia di una meta esotica, date un’occhiata a quello sull’Oman!
Per avere ulteriori informazioni/suggerimenti o per chiedermi consigli su come strutturare e prenotare la permanenza a Maiorca, potete scrivere nei COMMENTI oppure dalla pagina “contatti”.
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